Io me lo sono chiesto per mesi: qual è il miglior modo di bere il prosecco col fondo? Poi ho cominciato a sperimentare, ad aprire e bere decine di bottiglie tentando di carpirne l’anima.
Ricordo ancora il primo bicchiere di Colfòndo*, rimasi stranito, mi ero completamente dimenticato questo tipo di vino. Mi ha completamente spiazzato, torbido, secco, questi profumi di crosta di pane, così diverso dal Prosecco convenzionale.
Ho provato a bere il colfondo in 4 modi diversi:
- Versandolo direttamente sul bicchiere. Stando attento a muovere lentamente la bottiglia in modo da versare solo la parte limpida. Il torbido poi può essere versato eventualmente in un secondo momento
- Scaraffandolo. Separando quindi il limpido dal torbido ed ossigenando il vino
- Agitandolo. Agitando la bottiglia prima della mescita, si berrà un Colfòndo torbido ed intrigante
- Sboccandolo. Serve un pò di tempo per fare il remuage ma vi assicuro che il risultato vi lascerà a bocca aperta
Avete mai conosciuto una persona che inizialmente vi stava antipatica e dopo qualche tempo non riuscite più a stare lontano da lei? Ecco, il Colfòndo è così!
Se vi state avvicinando a questo vino probabilmente sarà per voi più semplice bere il Colfòndo “limpido” come ai punti 1-2-4 ,solo successivamente cominciate a berlo coi lieviti.
Cin Cin
*Leggi anche la storia del prosecco colfondo e come si produce
Questo articolo ha 10 commenti
Caro Luca,
mi fa piacere che tu abbia descritto la sensazione di spiazzamento che anch’io ho avuto nel berlo la prima volta ( e unica) nel tuo stand a Vinitaly. Ora capisco anche perchè mi è venuto quell’ aggettivo per descriverlo ( bottiglia un po’ difficile) per il quale spero tu non me ne voglia… Effettivamente difficle lo è, percè richiede tempo e sperimentazione…
Troppo poco un solo assaggio per comprendere e imparare ad apprezzare.
Alla prima occasione provvederò a rifornirmene.
Salutone
MG
Ciao Mariagrazia
é vero, il Colfondo è difficile, ha bisogno di un pò di allenamento per essere capito fino in fondo. E’ troppo diverso dai classici prosecchi!
Io non l’ho trovato difficile e non capisco se sia perché mi piacciono e sono abituata a bere cose più difficili come molti vini naturali, birre artigianali e i Lambic s.l. (Gueue e simili).
Anzi amando io molto lo champagne (parlo di tipologia, sarebbe superficiale parlare per categorie, mi riferisco ai tratti comuni) e meno lo spumante italiano (a parte 2-3) trovo che sia un grande pregio che il colfondo si discosti da emtrambe le tipologie e abbia una sua personalità, primo perché non scimmiotta i francesi, secondo perchè non ha i difetti degli italiani.
Esatto, ecco il vero “problema” bisogna essere openmind per capire certe tipologie di vino 😉
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Ciao Luca, una domanda per curiosità tecnica.
Nel punto 3 dici di agitare la bottiglia prima della mescita, ma così non rischi che, una volta stappato, faccia della gran schiuma?
Mauro, il colfóndo è un frizzante quindi ha meno carbonica rispetto agli spumanti, ti posso garantire che se portato a temperatura non ha nessun problema del genere 😉
Confermo.
Sempre agitato e mai avuto problemi tipo festeggiamenti sul podio di formula 1.
Ciao
Comprato in cantina giovedì scorso, sperimentato domenica con il metodo “3” (non avevo letto questo post, ho fatto ad intuito): direi molto interessante! sicuramente non ha niente di già sperimentato, domani condivido la bottiglia n.2 con alcuni amici, vi farò sapere.
ciao
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